La storia dell’allevatrice di emù
Nella primavera del 2016, un allevatrice di emù ha rischiato l’influenza aviaria per curare il suo uccello malato e salvarlo. Ricorrendo a enorme dedizione e impegno, la signora è riuscita a farlo guarire e portarlo sano e salvo in voliera. L’influenza aviaria è una malattia respiratoria estremamente contagiosa che colpisce gli uccelli selvatici, le galline ovaiole ed altri volatili con due sottotipi: H5N1 ed H7N9. Anche se sono stati intrapresi degli sforzi per ridurre il numero di casi tra gli umani, l’OMS ritiene che l’influenza aviaria continui ad essere una preoccupazione globale. Per proteggersi da questa malattia, si consiglia agli allevatori di animali domestiche ed esotiche come gli emù di seguire le linee guida dell’OMS riguardo la gestione attenta del bestiame al fine di prevenire il contagio tra individui e tra specie animali diverse. La sicurezza del personale addetto all’allevamento animale deve sempre venir prima di tutto!
Cos’è l’influenza aviaria
L’influenza aviaria è una malattia infettiva causata da virus dell’influenza di tipo A. Può essere trasmessa dagli uccelli e raramente può anche diffondersi a persone, animali domestici e altri animali selvatici. I sintomi possono variare da lievi a gravi, tra cui tossire, febbre e dolori muscolari. L’influenza aviaria può essere trasmessa all’uomo attraverso l’esposizione ad acqua o alimento contaminato da feci di uccello infetto; il contatto con gli uccelli malati o le persone che li hanno toccati. Si raccomanda agli allevatori di emù come precauzione contro l’influenza aviaria di lavarsi accuratamente le mani prima e dopo aver maneggiato gli uccelli, indossare guanti protettivi quando si manipolano gli alimenti dagli animali ed evitare di entrare in contatto con altri uccelli infettati.
Come prevenire il contagio da influenza aviaria
L’influenza aviaria è una malattia trasmessa dagli uccelli, oltre che con l’esposizione a materiale infetto come feci e sangue degli animali. Sebbene non sia molto comune, può essere fatale per l’uomo. La buona notizia è che ci sono delle semplici precauzioni da prendere per prevenire il contagio. Innanzitutto, assicurati di lavarti accuratamente le mani dopo aver toccato gli uccelli o le aree in cui essi vivono. Inoltre, se stai visitando un allevamento di emù o qualsiasi altro posto dove gli uccelli possano essere esposto agli agent patogeni della malattia, indossa una mascherina e vestiti protettivi. Evita il contatto diretto con i pennuti e non assumere mai alimentazione o acqua proveniente da allevamento infetti da influenza aviarie. Se dovessero presentare sintomi come febbre, tosse o difficoltà respiratorie dopo la visita ad un allevamento di questo tipo, contatta immediatamente un medico specializzato in malattie infettive per ricevere la cura adeguata.
Considerazioni finali sulla salute dell’allevatrice e dell’emù
L’allevatrice e l’emù hanno rischiato di contrarre l’influenza aviaria. L’influenza aviaria è una malattia molto contagiosa che può essere trasmessa da uccelli a persone, ma si tratta in genere di casi piuttosto rari. Per evitare il contagio, è importante assicurarsi che gli animali siano ben curati e monitorati per garantire la loro salute, così come quella dell’allevatrice. Inoltre è importante seguire le linee guida sanitarie relative alla gestione degli animali da cortile per ridurre al minimo il rischio di infezione. La cosa più importante è mantenere un ambiente sicuro ed igienico nell’area circostante l’emù allevato in modo da evitare qualunque possibilità di diffusione o contagio della malattia.
Foto di Brett Sayles: https://www.pexels.com/it-it/foto/messa-a-fuoco-selettiva-close-up-foto-di-emu-head-2561202/
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